Siberia (Aggiornamento) - Atelier di Lettura

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Siberia (Aggiornamento)

Incontri > 2019
Giovedì 17 gennaio 2019 inizia il ciclo di conversazioni dell’Atelier di lettura: 
Attraverso il mondo, Luoghi, idee, culture fuori dall’attenzione dei media con: 
Siberia. Un immenso angolo nella Federazione russa. 
Dove? Al solito posto! 
Biblioteca Civica di Pordenone, 
Sala Degan. Solito orario! (ore 18:00)


Nel viaggio culturale in Siberia ci hanno accompagnato molti libri, tra di essi quello presentato da Lorenza Moro: Vladimir K. Arsen’ev, Dersu Uzala. Il piccolo uomo delle grandi pianure.



Vladimir K. Arsen’ev (1872-1930) fu esploratore, etnografo e scrittore e, nei primi trent’anni del Novecento fece diverse spedizioni per studiare, dal punto di vista geografico e topografico, nonché militare, le regioni della Siberia orientale intorno alle città di Vladivostock e Chabarovsk. 

Durante questi viaggi, Arsen’ev studiò le popolazioni di questi lontani territori, conoscendo usi e costumi di udechi, tazy, nanajcy e altri popoli. Nel racconto dell’esploratore queste contrade sconosciute, che noi pensiamo silenziose e desolate, si riempiono di voci di uomini, cacciatori ma anche agricoltori, e di presenze animali come orsi, cavalli, tigri e scoiattoli. 

La taiga, la grande foresta boreale, è piena di orti e di campi coltivati dove crescono: grano, mais, fave, papavero, tabacco sullo sfondo dei rododendri dalla rossa fioritura e all’ombra dei grandi cedri. 

In questo libro dove protagonista è la natura con la sua bellezza misteriosa, giganteggia il personaggio di Dersu Uzala, un cacciatore gol’d o nanajcy che suscita subito l’interesse di Arsen’ev per la forza della sua personalità, per quel suo parlare calmo, anche se stentato, e senza servilismo. 


Nella narrazione è centrale l’amicizia tra i due uomini, che li porterà ad affrontare insieme molte avventure d’esplorazione, sempre all’insegna della primitiva saggezza di Dersu e della sua capacità di essere felice come “frammento” della natura nella quale vive immerso, senza casa: “io sempre vivere monti”, come lui stesso dice. L’amicizia tra i due uomini finirà solo con la morte di Dersu Uzala e fornirà lo spunto ad Akira Kurosawa, uno dei più grandi registi contemporanei, per la realizzazione del film omonimo premiato con l’Oscar nel 1976.
 
 
 
 
 
Per l’Atelier di lettura
testo a cura di Lorenza Moro
Iconografia Lorella Fiorot

 
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