Douglass - Atelier di Lettura

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Douglass

Festa della lettura > 2018
Frederick Douglass
la lettura come arma di liberazione

L'Atelier di lettura è in procinto di varare la Seconda Festa della lettura che si terrà, a San Vito al Tagliamento, il prossimo 13 ottobre, presso la biblioteca, a partire dalle ore 14.30. (Invito | Programma)
Continuano le nostre incursioni fra gli autori che, parlando della lettura, ne danno una visione particolare.

Il libro preso in esame oggi è: Narrazione della vita di Frederick Douglass, uno schiavo americano, scritta da lui stesso.
L’autore, nato nel 1818 e morto nel 1895, schiavo alla nascita, divenne uno dei più importanti uomini politici dell’intera storia degli Stati Uniti. É difficile riassumere la sua vita lunga e avventurosa, qui tratterò solo della parte che descrive come Douglass abbia imparato a leggere, poiché quello fu l’inizio del cambiamento della sua vita.
 
All’età di dodici anni venne inviato come servitore presso una famiglia di Baltimora. Nonostante fosse uno schiavo, la sua padrona gli insegnò a leggere contravvenendo alla legge che lo proibiva. Quando il marito la scoprì, le proibì di continuare dicendole fra l’altro che uno schiavo istruito sarebbe stato impossibile da gestire perché non avrebbe più rispettato il padrone. Non solo, dargli un’istruzione lo avrebbe reso infelice perché lo avrebbe reso conscio della sua condizione.

Questo, ci dice Douglass, fu il primo discorso antiabolizionista che udì e che gli fece capire qual era l’arma che i bianchi avevano per schiavizzare i neri. L’argomento usato dal padrone contro la sua istruzione, fu decisivo per aprirgli gli occhi e determinarlo a imparare ad ogni costo.

Secondo Douglass, l’imparare a leggere gli fu utile quanto il sapere quanto fermamente ci si opponesse alla sua istruzione. Se il padrone temeva tanto che lui si istruisse voleva dire che doveva farlo.

Da questo momento iniziò la lunga strada che lo avrebbe portato a combattere per la liberazione della sua gente e a diventare il primo candidato afroamericano alla vicepresidenza degli USA.

É una storia vecchia di quasi due secoli, ma valida ancor oggi se si pensa a quanto convenga a chi comanda che non si sappia come realmente vanno le cose. É meglio che si resti tranquilli e ignoranti.

Per l’Atelier di lettura
Ivana Miotto
 
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