Ferrara - Atelier di Lettura

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PER NICOLETTA



Non ci sono parole per dire quanto si sia affranti per la morte di una persona con la quale si è condiviso, almeno in parte, il cammino. Con la Direttrice della Biblioteca Civica di Pordenone, Nicoletta Pozzi, come Atelier di lettura, abbiamo intrecciato un dialogo culturale prolungato nel tempo e proficuo. Nonostante questo non ci sono parole…

Ma la parola è quanto abbiamo, quanto frequentiamo ogni giorno e quanto ci permette di ritrovarci a condividere la condizione umana.

Dell’inadeguatezza della parola dice Gustav Flaubert:
“Come se la pienezza dell'anima talvolta non traboccasse attraverso le metafore più vuote perché nessuno, mai, riesce a dare l'esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un paiolo fesso su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.”
 

Aspettando Ferrara

Pordenone Biblioteca Civica

Giovedì 15 febbraio ore 18:00


 
 
 
 
 
 
Signora di Ferrara, Laura Malatesta, detta la Parisina

I Malatesta erano, al tempo, signori di Rimini e Laura Malatesta, chiamata la Parisina, proveniva da un’illustre famiglia dell’irruenta aristocrazia romagnola. La sua casata non era ignota a fatti di sangue legati a tradimenti. Di memoria dantesca è la storia di Paolo e Francesca. 

Rimasta orfana, Laura è affidata al signore di Rimini che la promette in sposa al vedovo, Niccolò III d’Este, che vanta una trentina di figli illegittimi e un’infinità di amanti. Il 20 aprile 1418 Laura Malatesta diventa sposa di Niccolò III d’Este. Lei non ha ancora compiuto 15 anni, il marito ne ha 35, il figlio Ugo, avuto dalla sua favorita, Stella dei Tolomei, 14 anni. Sembra che Laura e Ugo iniziassero la loro relazione in un viaggio alla volta del santuario di Loreto e, ritornati a Ferrara, continuassero questa relazione, anche in ragione del fatto che nel 1418 era intervenuta la peste e Niccolò provvide a farli trasferire in una villa in campagna. 

Fu una fantesca a tradire Laura. Si vocifera che qualcuno suggerì a Niccolò di praticare un pertugio attraverso il quale per spiare la coppia e rendersi conto de visu del tradimento. I due amanti furono incarcerati nella Torre dei Leoni e Niccolò ordinò che fossero decapitati all’interno della stessa prigione. Per mascherare quella che altro non era che una vendetta, Niccolò, immediatamente dopo, procedette alla condanna a morte di tutte le adultere della città. Il nome di Niccolò è rimasto nei libri di storia, quello della Parisina è entrato nel mito. 

Byron gli dedica un poema e due grandi musicisti della fine dell’ottocento, Donizetti e Mascagni ne fanno la protagonista di due loro opere liriche.
 
Liverani Grazia

Per Nicoletta
Errata corrige da parte dell’estensore del testo, Grazia Liverani.
Ho steso il memento in un contesto di grande emozione. L’ho letto e riletto, ma non mi sono avveduta che il nome di Flaubert, Gustave mancava di una e. Prego chiunque legga quel testo di aggiungerla mentalmente per rispetto alla memoria di Nicoletta che aveva molte doti e, fra le altre, la precisione e il rigore.

Ferrara città di fascino
La conversazione Ferrara, città di fascino, avrà luogo, come previsto, a partire dalle 18:00 di giovedì 15 febbraio presso la sala Teresina Degan della Biblioteca Civica di Pordenone. Prima di decidere di proseguire le nostre conversazioni ci siamo consultate con le colleghe di lavoro di Nicoletta. Con loro abbiamo convenuto che la dedizione di Nicoletta alla professione ci indica la direzione da prendere per continuare la sua opera di promozione culturale.

Memento
Giovedì 15, dunque, presenteremo Ferrara, città di fascino. Sarà però, anche l’occasione per ricordare il lavoro di Nicoletta e per stringerci in un abbraccio intorno a Marzia e Cristina che, insieme a Nicoletta, ci hanno sostenute in questi anni di attività.
 
 
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